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Social. Gio Nuova recluta del forum
Registrato: 30/04/20 17:57 Messaggi: 1
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Inviato: Gio Apr 30, 2020 6:44 pm Oggetto: Valutare nel sociale le disfunzioni che subiscono gli utenti |
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Sono Gio, mi occupo del sociale. Un saluto a tutti.
Nel Servizi sociali l' operatore nella Sua azione professionale a favore dell'utenza, opera seguendo il mandato professionale e il mandato istituzionale dell'ente. A volte gli assistenti sociali hanno difficolta nel far rispettare la loro autonomia decisionale e professionale all' interno dell'organizzazione dell' ente per cui lavorano. In pratica i due mandati entrano in contrasto tra loro.
Um esempio Nei servizi sociali e' entrata una logica di tipo manageriale, questo va bene fino a un certo punto: la trasparenza dei processi decisionali l' efficacia e l'efficienza vanno bene, ma nei servizi sociali non puo essere tutto standardizzato e privare di valutazioni professionali l'assistente sociale che deve poter prendere valutando con un processometo dologico caso per caso. Qui di Vorrei avere un confronto su come poter creare degli indicatori che permettano di misurare in capo all'utenza, le conseguenze di questo contrasto tra i 2 mandati sopra citati. Grazie _________________ Sociale |
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QualitiAmo - Stefania Moderatore
Registrato: 16/09/07 18:37 Messaggi: 26585
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dario Enigmatico sorridente
Registrato: 27/11/07 16:30 Messaggi: 3701
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Inviato: Sab Mag 09, 2020 6:45 am Oggetto: Re: Valutare nel sociale le disfunzioni che subiscono gli ut |
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[quote="Social. Gio"]Sono Gio, mi occupo del sociale. Un saluto a tutti.
Nel Servizi sociali l' operatore nella Sua azione professionale a favore dell'utenza, opera seguendo il mandato professionale e il mandato istituzionale dell'ente. A volte gli assistenti sociali hanno difficolta nel far rispettare la loro autonomia decisionale e professionale all' interno dell'organizzazione dell' ente per cui lavorano. In pratica i due mandati entrano in contrasto tra loro.
Um esempio Nei servizi sociali e' entrata una logica di tipo manageriale, questo va bene fino a un certo punto: la trasparenza dei processi decisionali l' efficacia e l'efficienza vanno bene, ma nei servizi sociali non puo essere tutto standardizzato e privare di valutazioni professionali l'assistente sociale che deve poter prendere valutando con un processometo dologico caso per caso. Qui di Vorrei avere un confronto su come poter creare degli indicatori che permettano di misurare in capo all'utenza, le conseguenze di questo contrasto tra i 2 mandati sopra citati. Grazie[/quote]
Definire indicatori è molto facile quando si ha a che fare con grandi serie di numeri, misurazioni, dati. In quei casi si hanno trend, confronti quasi scientifici e trovare grandezze che rappresentino i fenomeni è abbastanza facile. Restituire indicatori numerici è anche carino. Ma se andiamo in ambiti dove già la comunità scientifica non riesce a trovare consenso, volere indicatori (numerici tipici) è assai difficile e impegnativo. Ricordiamo che molti indicatori possono benissimo essere di tipo qualitativo. Nel sociale, in particolare, molto meglio identificare e adottare questa tipologia di indicatori (qualitativi). Quelli numerici sono tipici del management e confrontano facilmente i processi amministrativi. Quelli qualitativi, difficili da intercettare anche per ottimi operatori, sono più adatti. Vedo spesso indicatori sulla presa a carico, sulla soddisfazione dell'utente (difficile, a volte o spesso, da *misurare*). Misurare è forse il termine che ci fa pensare subito, sbagliando, agli indicatori numerici. Non da sottovalutare le differenti forme mentis che devono cooperare... Manager e ingegneri contro operatori sociali e sociosanitari. Uno scontro di culture, a volte. |
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