IL PENSIERO LATERALE

Il pensiero laterale può essere utile anche per applicare la Qualità

 

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Per introdurre il discorso sul pensiero laterale, prendiamo spunto dalla storia di Alessandro Magno e del nodo gordiano. Questo nodo prende il nome da Gordio, re della Frigia, che offrì agli dei il suo carro con il timone legato da un nodo impossibile da sciogliere perché non si riusciva ad individuarne i due capi, come si può vedere dalla figura.

Un oracolo, promise il regno d’Asia a chi fosse stato in grado di scioglierlo. Alessandro provò in tutti i modi a risolvere l’enigma per sciogliere il nodo ma, non riuscendoci, preso dall’ira tagliò il nodo con la spada e fece avverare la profezia, diventando padrone dell’Asia.

Il pensiero laterale si inquadra nelle metodologie per sviluppare la creatività e fu inventato, alla fine degli anni ’60, da Edwart De Bono, medico e psicologo. Brevemente, può essere definito come un modo per risolvere i problemi che prevede un approccio indiretto, aggirando l’ostacolo invece che affrontandolo direttamente.
Pensare in maniera laterale, dunque, significa guardare il problema da un’altra angolazione, compiere un’azione che, apparentemente, non ha nulla a che fare con la soluzione del problema e che sembra essere illogica. Il metodo investigativo di Sherlock Holmes si basa sul pensiero laterale perché si articola sui fatti e non sulle supposizioni. Il famoso investigatore spezzettava gli elementi di un problema e li riordinava in un modello apparentemente causale fino ad arrivare ad una visione diversa della situazione e, quindi, ad una possibile soluzione.

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QUANDO UTILIZZARLO

Il pensiero laterale è una metodologia di ideazione utilissima da usare per sviluppare nuovi prodotti/servizi o per affrontare i problemi quando questi sono già stati precedentemente affrontati seguendo le normali strade della logica e non risolti.

PER SAPERNE DI PIU':
Introduzione al Pensiero laterale
Pensiero laterale: una descrizione della metodologia
Cosa occorre per mettere in pratica il Pensiero laterale
Pensiero laterale: i vantaggi